 Comprenetrazione di corpi di sangue e metallo Crash Ritorna in sala il capolavoro di David Cronenberg che anticipa il decadimento della società civile
di Roberto Leggio Il produttore cinematografico James Ballard e la moglie Catherine sono in crisi coniugale. Quasi indifferenti l'uno verso l'altra, hanno rapporti con altri partner, anche occasionali, e poi si descrivono reciprocamente gli incontri. Quando rimangono coinvolti in un grave incidente d'auto insieme alla macchina guidata dalla dott.ssa Helen, dove le muore il marito, le cose cambiano radicalmente. Il rischio mortale e l'eccitazione provata durante la guarigione, non solo porta James ad avere relazione con Helen, ma inducono la coppia ad insistere nella ricerca del rischio estremo, della sfida alla morte come supremo momento di esaltazione fisica e sessuale.

La compenetrazione dei corpi di carne e quelli di metallo. Crash, capolavoro sex meccanico di David Cronenberg tratto da James Ballard, torna in sala ed è nuovamente scandalo. Nella sua versione 4k restaurata e distribuita da Movies Inspired solo in sale selezionate, riempie lo schermo e gli occhi dello spettatore facendoci ancora riflettere su quanta decadenza ci circonda (ancor più oggi nei giorni del Corona Virus) nella nostra società puntata più al piacere (o all'avere) che all'essere. Piacere sessuale in ogni forma e specie, anche estrema. E il piacere del metallo in corsa verso la modificazione dei corpi di carne quando impattano nell'incidente perfetto. Proprio come immagina uno dei protagonisti ossessionato nel ricreare la quintessenza della morte in scontri mortali che hanno portato via grandi personalità del passato. Orgasmo in macerie e resti metallici compressi. Ma la metafora di Ballard, e molto di più quella di Cronenberg (che ha sempre filmato la modificazione dei corpi umani); é che in fondo noi stessi, ormai giunti alla fine, vorremmo arrivare ad essere perfetti con placche di ferro, estensioni metalliche da applicare al nostro corpo in una fusione/contaminazione ottimale tra carne e macchina. Visionario e molto, moltissimo in anticipo sui tempi, Crash ribadisce la decadenza inevitabile della nostra civiltà, verso un futuro incerto e volendo senza scampo. Da rivedere e riscoprire senza se e senza ma.
Giudizio ****

(Giovedì 23 Luglio 2020)
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