 Salvare la famiglia mentre il pianeta ha le ore contate Greenland Deep Impact incontra 2012 e tutto finisce in una nuova alba (polverosa) della civiltà
di Roberto Leggio La minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro l’umanità e John, insieme all’ex moglie Allison e al giovane figlio Nathan, compiono un viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo dai frammenti della cometa e il conto alla rovescia per l’apocalisse globale si avvicina allo zero, la loro ultima possibilità è un volo disperato verso un possibile rifugio sicuro.

La salvaguardia della famiglia vale più del mondo intero. Con un meteorite sulla testa (frammento di una cometa spuntata da un altro sistema solare) un uomo dallo sguardo granitico in aria di separazione coniugale, ne passa mille colori pur si salvare se stesso, sua moglie e il loro figlioletto diabetico. Otto anni dopo dal quel 2012 che avrebbe dovuto spazzare via la vita sulla Terra grazie alla profezia Maya e quel film d’azion-catastrofista di Roland Emmeric ecco arrivare puntuale (in questa era pandemica da Covid 19) un’opera che cerca di coniugare il sentimento familiare con la distruzione del pianeta. Quindi un polpettone di cose già viste: devastazioni sociali, devastazioni naturali e un posto sicuro dove andare e magari sopravvivere (un megabunker sotterraneo in Groenlandia). I tre personaggi principali si riuniscono, si perdono, si cercano, si ritrovano in un paese enorme, ma filmato come se si trovassero a muoversi in due quartieri prospicienti mentre il mondo si avvia alla sua settima estinzione di massa. Senza contare che i 'futuri uomini del pianeta' sono americani della medio alta borghesia così da creare un nuovo mondo senza poveri cristi e feccia varia. Che sottotraccia ci sia una punta di discredito dell’americano “faber faber”? Forse si. In ogni caso oltre alla metafora socio-culturale: padre, madre e figlio non sono mai in vero pericolo, anche se qualche urletto e brivido lo provano lo stesso. Crossover tra Deep Impact e 2012; il film di Ric Roman Waugh non regala nessuna tensione e tutto si risolve in uno stucchevole catastrofico catastrofista.
Giudizio *

(Venerdì 2 Ottobre 2020)
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