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Scontro generazionale nell’universo social

Genitori Vs Influencers

Figli tecnologici e genitori disarmati


di Roberto Leggio


Epoca attuale, tecnologica, schizofrenica e apaticamente dipendente. Paolo, professore di filosofia che ha cresciuto da solo sua figlia Simone (come la de Beauvoir). Hanno un bel rapporto che però si incrina all'improvviso quando lei entra nell'adolescenza: affascinata dal mondo degli influencer, decide di diventare come il suo idolo Ele-O-Nora. Per recuperare il rapporto con la figlia, Paolo inizia una campagna contro l’abuso dei social, con l’aiuto della stessa Simone che diventa la sua web manager. La fama inaspettata lo trasformerà suo malgrado in un influencer.



La guerra tra millennials e 'matusa' e dichiarata. I grigi, i vecchi, o i matusa; come veniva chiamata la passata generazione; devono posare le armi contro la Generazione X, talmente telematica e digitale da non sembrare neppure 'umana'. Per chiunque sia genitore oggi di figli adolescenti, si rende conto quanto sia difficile comprenderli ed entrare nella loro 'apatica dipendenza informatica’. Due razze aliene, incapaci, non solo di avere un rapporto dialettico (con neologismi intellegibili, molto criptici, spesso incomprensibili) ma anche formale. Senza contare che è molto complicato capire l'universo social, croce per gli adulti, delizia per i giovani. Compreso l'etica (se esiste) degli influencers, ai quali i nostri "adolescenti" vorrebbero assomigliare, per essere più cool e venire accettati dal resto del gruppo. Più followers, più notorietà. La cultura sconfitta dall'apparenza. Non per nulla, il personaggio di Fabio Volo, padre vedovo con una figlia adolescente, probabilmente un po' timida ed insicura, è un insegnante di letteratura italiana. Quindi studi classici alle spalle, che forse ai suoi tempi, ha manifestato per un mondo migliore, più ingenuo ma concreto. Non quello attuale, dove tutto è filtrato attraverso il monitor di uno smartphone, specchio di un mondo completamente virtuale, dove tra i balletti di Tik Tok, le foto di Instagram, la comunità effimera di Facebook (dove tutto è spiattellato in maniera edonista) da renderci nel bene o nel male 'protagonisti' della nostra vita. Lo scontro generazionale è per forza più esponenziale di qualsiasi altro tempo. Pur scorretto nella sua concezione, il messaggio del film è che sono i genitori a doversi adeguare al mondo che li circonda per tornare a dialogare con i propri figli e non viceversa. Così il professore si trova a godere di una infinita notorietà proprio dagli odiati social media; che non solo lo porta nuovamente a trovare un punto d’incontro con la figlia "drogata di tecnologia", ma ad entrare in contatto con un quotidiano più ‘fluido’ e molto "accogliente", nonostante l'iniziale respingenza. Se la storica commedia all'italiana metteva in risalto (spesso con molto cinismo) i pregi e i molti difetti della nostra società, Genitori Vs Influencers non si capisce bene da quale parte preferisce propendere. Se vuole essere un grido di allarme sulla deriva dei nostri giovani ammaliati dal facile protagonismo, oppure una esaltazione dell'uso dei social media, come forma essenziale (ed esistenziale) per l'accettazione del sé. E ciò non lo rende certamente né comico, né satirico, ma inquietante e senza speranza. (nonostante il lieto fine...)

Giudizio: *1/2



(Mercoledì 31 Marzo 2021)


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