 Michele Placido protagonista di un film di guerra italo-russo Afghan Breakdown DVD edito da Mustang Entertainment
di Francesco Lomuscio  Nazionalità: Unione Sovietica – Italia Anno: 1990 Genere: Guerra Regia: Vladimir Bortko Interpreti: Michele Placido, Tatiana Doghileva, Iskander Giafarov, Boris Plotnikov Distribuzione: Mustang Entertainment Video: 4/3 – 1:1.33 Audio: Italiano Mono Durata: 108’ Codice area: 2 Pal
Trama:
Un maggiore dei paracadutisti, Bandura (Michele Placido) affronta una profonda crisi di coscienza e non riesce a convincersi di quello che fa e a giustificare la morte intorno a sé in Afghanistan, dove l’Armata rossa ha ricevuto l’ordine di abbandonare il posto. Quando la trattativa per un ritiro incrociato delle truppe non va a buon fine, all’uomo viene affidato il compito di proteggere la ritirata.
Recensione:
Con un Michele Placido che, reduce dal successo televisivo della serie La piovra, s’immerge in un contesto bellico per andare incontro ad un inaspettato destino quando, durante gli scontri, decide di non uccidere il figlio di un amico afgano perito sotto il bombardamento degli elicotteri russi. Afghan breakdown è una co-produzione tra Italia e Unione Sovietica recuperata su supporto dvd da Mustang Entertainment ( www.cgentertainment.it ). Una co-produzione che, mirata a ribadire che la guerra la fanno i politici mentre ai soldati spetta morire, è stata sfornata ad anni Novanta appena iniziati per farci notare, tra l’altro, che non era più tempo di liberatori spettacoli d’intrattenimento a base di armi da fuoco tipici dell’allora appena conclusosi decennio reganiano. Diretta dal Vladimir Bortko in seguito dedicatosi quasi esclusivamente al piccolo schermo, infatti, la quasi ora e cinquanta di visione sfrutta la stessa ambientazione e lo stesso contesto del Rambo III interpretato due anni prima da Sylvester Stallone, ma senza esaltare i pur riusciti momenti spettacolari di conflitto ai fini del divertimento. Anzi, a cominciare dalle impressionanti immagini delle circoncisioni di bambini poste in apertura, risulta evidente che sia una certa realistica crudezza ad essere posta in evidenza. Ma mai in maniera gratuita, bensì posta al servizio di un plot che, tra militarismo, violenza, sacrificio e redenzione, intende fornire un indispensabile messaggio pacifista in un momento storico appena successivo all’implosione sovietica.
(Giovedì 22 Aprile 2021)
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