Federico Zampaglione scrive, musica e dirige Morrison il suo quarto film, “una canzone dei Tiromancino”, dice lui. Un lavoro fresco, fatto senza troppi soldi, con un happy end finale per nulla ovvio e un brano ‘Cerotti” da subito un tormentone. La storia, molto romana, è quella di due musicisti di due generazioni diverse: il cinquantenne Libero Ferri (Giovanni Calcagno) ex star in cerca di rinascita e chiuso in sé stesso nella villa lussuosa ed in decadenza anche umana – gioco, amicizie pericolose, cocaina…-,e il ventenne Lodo (Lorenzo Zurzolo) timido, voce del complesso i Mob che ogni giovedì si esibisce nel locale sul Tevere, Morrison. Il ragazzo è innamorato della bella Giulia (Carlotta Antonelli), aspirante attrice, che però gli sfugge, ha un rapporto difficile con i genitori separati e ricchi, in pratica è molto solo. I due musicisti, il vecchio e il giovane, si incontrano, parlano, cercano di capirsi e di sfondare.

Giovanni Calcagno e Lorenzo Zurzolo in una scena del film

Ci riusciranno? Lodo, da ragazzo chiuso gradualmente si apre, dopo una fuga a Genova per un altro lavoro, ma non sfuggirà alla sua vera famiglia - la band (come sono soli i ragazzi, oggi) - , mentre Libero capirà di dover essere sé stesso e non cedere alle mode per ritornare in pista. Film corale e semplice (c’è pure un cameo di Ermal Meta), con un buon ritmo, dove la vita viene vista come una occasione da non sprecare e da vivere, giovani e vecchi, con coraggio. Tutto a suon di musica. Simpatico e lieve. Bravi gli attori.

giudizio: ***

(Venerdì 21 Maggio 2021)

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