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Pensieri, parole e ricordi di un futuro cineasta

E'stata la mano di Dio

Sorrentino descrive Napoli come utero materno di sogni e prospettive


di Roberto Leggio


Pensieri, parole e ricordi di un futuro cineasta. Fabio Schisa è un ragazzo che vive nella magmatica Napoli degli anni ’80. Cresce sereno e pieno di sogni in una famiglia come tante, legata alla terra e alle proprie tradizioni. Fabio vive di gioie inattese, nella speranza che il suo idolo Diego Armando Maradona, leggenda del calcio venga a giocare per la sua squadra del cuore. Ma il destino trama dietro le quinte, con una tragedia che scompaginerà le carte della sua “storia”, cosi gioia e tragedia si intrecciano inesorabilmente, indicando la strada per il suo futuro. La storia personale di Paolo Sorrentino, è tornato a casa nella sua città natale, per la raccontare del suo passato e del suo vissuto personale, in un racconto di fato e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.



Napoli come nutrice. Come utero materno. Napoli di famiglie pittoresche. Napoli di contraddizioni. Di santi e demoni. Di tradizioni e di superstizioni. Napoli di sole e di luci notturne che si riflettono nelle acque del golfo all'ombra del Vesuvio. Napoli del calcio. E Napoli di Maradona. Figura di culto e personificazione di sogni. Paolo Sorrentino, si mette a nudo attraverso i suoi ricordi vestendo il corpo acerbo di Fabio, adolescente che osserva la zia nuda sulla poppa di un barcone e che ragiona sul mondo che lo circonda. Nani e ballerine, anema e core, desideri e frustrazioni. Anche il dolore. Propulsione verso l'arte che verrà, come gli suggerisce il regista Antonio Capuano durante la discussione più illuminante di tutto il film. Perché Fabio che sarà Paolo Sorrentino dovrà elaborare la perdita dei genitori per diventare il regista che è (grazie proprio ad una partita del Napoli con Maradona mattatore). Biografia romanzata e sognante che analizza la vita di un ragazzo sveglio che non fa mistero di essere rimasto affascinato da Federico Fellini e dalla sua voce ammaliante. Il circo della vita e la linfa del cinema, ragionato ed estetico. Un film di difficile decifrazione (almeno nella prima parte) poetico e spogliato (in parte) dell'estetismo tipico dell'autore napoletano che esalta la passione dei sensi e dei desideri per rivelarsi humus vitale di un artista di cinema.


Giudizio **1/2



(Mercoledì 17 Novembre 2021)


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