 Delitti, segreti e vendetta... Assassinio sul Nilo Dopo le nevi, le sabbie d’Egitto: è sempre l’intuizione poliziesca di Hercule Poirot
di Roberto Leggio L’amore e le sue insidie. L’investigatore Hercule Poirot si sta godendo una vacanza davanti alle piramidi, quando viene invitato dall’amico Bouc a partecipare ad una piacevole crociera sul Nilo organizzata da una coppia di neo sposi: la ricca e affascinante Linnet Ridgeway e suo marito Simon Doyle, un ragazzone che per lei ha mollato la sua fidanzata storica Jacqueline de Bellefort. Poirot, che in passato aveva assistito all’incontro tra Linnet e Simon, si fa coinvolgere continuando di fatto bella vacanza in Egitto. I partecipanti sono quasi tutti dell’alta borghesia proveniente da tutto il mondo: la zia di Linnet e la sua infermiera, il cugino gestore delle finanze dell’ereditiera, una cameriera francese, una affascinate cantante di blues e sua nipote che le fa da manager e la madre di Bouc. Il viaggio del Karnak sulle acque del Nilo si agitano quando ad una fermata entra di prepotenza Jacqueline, salita a bordo per perseguitare i due sposini con l’intento di vendicarsi. Quando Linnet viene trovata uccisa, sul battello iniziano le indagini di Poirot: chi ha ucciso la bella ereditiera, dal momento che tutti sembrano avere un buon motivo per averlo fatto?

La perspicacia di Hercule Poirot inizia con un ponte nel 1914 in piena guerra mondiale. Perché per l’intuitivo investigatore belga, la sua vita é una guerra. Guerra con il ricordo di un amore perduto. Guerra con gli omicidi e i crimini che deve risolvere. E molti fantasmi del passato. La nuova versione de Assassinio sul Nilo targata Kennet Branagh è di per se stesso, identico nella trama del romanzo di Agatha Christie, tranne che per alcune correzioni di rotta che portano ad analizzare il dolore che Poirot si porta appresso da oltre vent’anni. Il mistero comunque non manca. C'è come sempre da trovare un omicida e ci sono come il solito un mucchio di indiziati. Inoltre c'è il movente, che parla di lussuria, vendetta e sete di potere… ma è meglio non rivelare altro per lasciare allo spettatore la voglia di scovare cosa si celi dietro le vite degli ospiti del Karnak battello in gita sul Nilo. Branagh con una regia dinamica e molto geometrica (guardate come piazza la telecamera sugli oggetti, alcune pietanze e sui volti dei personaggi) rende giustizia al romanzo di base, forse però dilungandosi un po' troppo nella parte centrale. Agatha Christie definiva il suo romanzo come il più articolato, ma per questioni di sceneggiatura tutto è piuttosto focalizzato sulla figura della bellissima ereditiera Linnet, che tutti invidiano e molti vedrebbero piacevolmente morta. In questo modo il regista inglese riflette sulla natura umana e la sua vocazione per il male (come lo erano i colpevoli dell'Orient Express, al quale questo film in parte replica). Geniale e spiazzante la rivelazione dei baffi di Poirot ( el modo in cui sono acconciati) e che a volte l'amore, quando è veicolato per altri fini, può aprire il vaso di pandora...
Giudizio **1/2

(Mercoledì 9 Febbraio 2022)
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