 Fame di sangue supersonica Morbius L’etica maledetta della scienza vampirizzata
di Roberto Leggio Micheal Morbius è ragazzino dalla mente brillante affetto però da una rarissima malattia del sangue. In un ospedale conosce Milo, un suo coetaneo con la stessa patologia. Venticinque anno dopo, Micheal è diventato uno scienziato e tutto questo periodo ha ricercato disperatamente una cura per se stesso e per Milo, che adesso è il suo finanziatore. Dopo aver catturato dei pipistrelli vampiro, Micheal si sottopone ad un esperimento che lo rende un vampiro umano con una irresistibile sete di sangue. Ma di fatto assume ben altre abilità e bisogni di queste creature. Cercando di tenere a bada questi istinti, uccide un uomo e la polizia inizia ad indagare. Comprendendo che la sua ricerca l’ha reso un mostro, preso da sensi di colpa, tenta nuovi esperimenti per tornare umano. Non ha fatto i conti però con il suo socio, che iniettatosi anch’esso il siero vampiro, si è trasformato in una bestia feroce e non ha nessuna remora a uccidere chiunque gli si pari davanti. Micheal preso dai sensi di colpa dovrà scegliere la maledizione del succhia-sangue oppure porsi come l’unico essere capace di fermare Milo nel suo delirio di onnipotenza immortale.

Altro tassello Marvel, altro meta universo. Ulteriore crossover del mondo Spiderman, che dopo aver approfondito i buoni inizia a raccontare i cattivi (o presunti tali) cercando di comprenderne la loro dualità. Se Venom (almeno nella versione cinematografica) è un parassita alieno quasi comico, il nuovo arrivato Morbius e un vampiro umano supersonico assetato di sangue (e non è un eufemismo); diventato tale per trovare una cura alla malattia degenerativa che lo assilla fin da bambino. Da questo spunto narrativo già si sposa l'ambivalenza dell'uomo insita dall'inizio dei tempi: istinto primordiale e buone intenzioni. Infatti la crisi di coscienza di un essere umano che si ritrova con un potere devastante e assassino, è il motore che spinge questo antieroe Marvel costretto suo malgrado a vivere e sopravvivere in un mondo questa volta non tanto negativo. Il film di Daniel Espinoza non è un capolavoro, non lo è perché oltre alle scene action zeppi di effetti speciali (neanche tanto speciali a veder bene), nessun personaggio e analizzato e approfondito per sviscerarne le proprie sfaccettature. Così il film si trascina monodimensionale nella lotta tra i due vampiri una volta amici, adesso acerrimi nemici. Il sangue (che non si vede) scorre a fiumi, ma è il ruscello della trama a non trovare mai un giusto flusso. Anche la parte detection è alquanto risibile, con due poliziotti (l’alto e magro e il basso grassoccio) che assomigliano più a Stanlio e Ollio alle prese con un superdracula che invece di terrorizzare spaventa come una brutta fiaba della buona notte. Jared Leto è il bello dannato, futuro (forse) antagonista di Spiderman... (almeno per le ghosts scene post titoli di coda) ma allora necessiterebbe una migliore perizia per dargli più personalità e non solo una prostetica da Dracula alla Francis Ford Coppola. Allora, forse, vedremo tutto un altro film.
Giudizio *

(Giovedì 31 Marzo 2022)
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