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Successo di pubblico e critica alla prima romana del film di Silvia Brunelli

La Santa Piccola

Selezionato al Tribeca festival di New York come unico film italiano


di Oriana Maerini


Roma. Standing ovation per La Santa Piccola, il film di Silvia Brunelli presentato, ieri sera, al cinema Farnese, prima tappa del tour verso tutti i principali capoluoghi e regioni dello Stivale fino a Napoli, la città, che fa da scenario al film. Un pubblico entusiasta ha salutato con un lungo applauso il cast di giovani e talentuosi attori accompagnati da regista e produttore. Realizzato col grant di 150.000€ di Biennale College Cinema, il laboratorio di alta formazione della Biennale di Venezia che sostiene dal 2012 la produzione di opere prime e seconde, il film è già stato selezionato in importanti festival come la Mostra Internazionale del cinema di Venezia, il RIFF- Rome independent film festival, dove si è aggiudicato il premio come Miglior Lungometraggio Italiano, fino all'annuncio odierno della partecipazione, come unico film italiano, al Tribeca Film Festival, celeberrimo appuntamento newyorkese.

Il cast del film all'antemprima al cinema Farnese di Roma


Tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Restivo, il film è ambientato nel Rione Sanità di Napoli, con i suoi colori e la sua stravagante umanità. Santa Piccola ricorda le atmosfere de L'amica geniale fra voglia di fuga dal rione e ineluttabile destino di chi è intrappolato dalla proprià quotidianità legata alle superstizioni e credenze religiose. La storia si svolge su due piani narrativi molto lontani: la vicenda paradossale, quasi surreale di Annaluce, una bambina angelica che compie miracoli e viene investita di una sacralità popolana che la rende la protettrice del rione. Un cinema che ricorda il neorealismo di De Sica e la comicità della commedia all'italiana. Contrapposta c'è una storia di formazione e di presa di coscienza della propria identità: la vicenda di Lino e Mario, due amici molto legati fra loro che vivono spensieratamente giornate tutte uguali all'interno del rione. Si arrangiano per guadagnare da vivere e si divertono la sera nei locali notturni. Un'amicizia inossidabile fino a quando Mario non svela a Lino la sua omosessualità.

Sophia Guastaferro, la Santa Piccola


La Santa Piccola è un'opera che contrappone tenerezza e crudeltà: una guerra fra l'amore per le proprie radici e la lotta per cercare di evadere da una quotidianità che opprime. Molto bravi ed in parte i giovani attori, a cominciare da Sophia Guastaferro, una sorprendente santa Annaluce che ammalia tutto il quartiere, Francesco Pellegrino nei panni di Lino regala una recitazione mai fuori le righe, Vincenzo Antonucci, nel ruolo di Mario riesce ad esprimere in modo eccellente la sua lacerante lotta interiore.
Silvia Brunelli imbastisce una regia che non ha smagliature, realizza un' eccellente opera prima, a significare che la qualità di un film non dipende solo dal budget.

giudizio: ***

Francesco Pellegrino e Vincenzo Antonucci in una scena del film



(Giovedì 21 Aprile 2022)


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