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Un uomo, un artista, mille vite…

Moonage Daydream

Viaggio travolgente nell’incredibile vita artistica (e umana) di David Bowie


di Roberto Leggio


Vita, canzoni, esibizioni, travestimenti, interviste, video, film, visioni di una delle più grandi rockstar di sempre: David Bowie. Artista prolifico dai mille volti, figura chiave della cultura Glam nei primi anni '70, sperimentatore con Brian Eno alla fine del decennio, icona del pop e del cinema negli anni '80, sempre al centro della scena, sempre magnetico, sempre unico. Montando quattro decadi di materiale d'archivio, il film crea un flusso visivo e sonoro che rende conto della complessità di un genio della musica e di un simbolo della cultura di massa.


Artista poliedrico, cantante innovatore, personaggio sui generis che in quasi 50 anni di carriera ha modificato il senso stesso del rock facendone un linguaggio 'personale'. David Bowie e stato ed è una icona pop, morto forse troppo presto (69 anni non sono ne tanti ne pochi) nel quale con multiforme ingegno e stato una personalità eclettica; forse unica. Maggiore Tom, astronauta drogato che si perde negli spazi siderali; Starman come "uomo caduto sulla terra" dallo spazio profondo; androgino alieno Ziggy Stardust, venuto a salvare l’umanità e che invece incontra il rock’n’roll; aristocratico Duca Bianco dedito alla cocaina, Nathan Adler investigatore di omicidi rituali effettuati come forma d’arte. Basterebbe questo per definire la parabola artistica di David Robert Jones, nel fittizio mondo della musica contemporanea che ha attraversa cinque decenni, dai tumultuosi anni ’70 (forieri di cambiamenti epocali) fino ad un Lazzaro cosciente della propria dipartita verso l’energia dell’universo. Moonage Daydream è più di un documentario di montaggio. E’ un viaggio imperdibile sulla vita terrena (mille vite, in realtà) artistica e umana di David Bowie, perennemente sospeso tra la vita e la morte delle sue innumerevoli maschere, sottolineato da una profonda analisi personale e filosofica di un uomo destinato a segnare l’arte del XX secolo. Il risultato è travolgente, magniloquente, un opera raffinata che si trasforma in vera Pop Art, capace di associare suggestioni lisergiche (in fondo la nascita del “Io” Bowie è radicato negli anni ’60) talmente potenti da immergere lo spettatore in una esperienza totalizzante. Così il suo racconto (narrato dalla sua propria voce) mette a nudo non solo l’estro creativo, ma anche la sua incapacità di essere un ‘umano normale”, che ha flirtato con la paura di amare e dell’incomprensibile inevitabilità di ammalarsi e cancellare la forza della sua “mente”. Moonage Daydream è lo spettacolo dello spettacolo, lo specchio segreto dell’arte contemporanea. Imperdibile.

Giudizio ***1/2




(Mercoledì 21 Settembre 2022)


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