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Esordio cinematografico per la Bonelli Entertainment

Dampyr

Mezzo uomo, mezzo vampiro, in un terrificante mondo “umano”


di Roberto Leggio


1992. Nel bel mezzo della guerra dei Balcani, Harlan Draka sbarca il lunario fingendosi un Dampyr (che nella mitologia slava è un essere umano mezzo umano e mezzo vampiro), capace di liberare i villaggi da quelle che i superstiziosi abitanti pensano siano maledizioni legate al soprannaturale. Ma quando viene prelevato da un gruppo di soldati che asserisco di essere stati attaccati da creature assetate di sangue; Harlan scopre di essere un Dampyr. Mentre cerca di affrontare un terribile Maestro della Notte (l’unico in grado di creare altre creature della notte), Harlan dovrà imparare a gestire i suoi poteri e scoprire le sue origini. Ad accompagnarlo Tesla, una vampira rinnegata; e Kurjak, un soldato in cerca di vendetta.


Mezzo umano e mezzo vampiro. Dampyr uscito dalla fantasia di Mauro Boselli e Maurizio Colombo, antieroe dalla Bonelli, arriva al cinema in un film inaspettato. A rendere possibile la trasposizione sullo schermo un giovane regista italiano Riccardo Chemello che come esordiente ha ricalcato lo spirito del fumetto (anche troppo) con un opera che ricorda Blade (l'idea di fondo è quella) con pochi effetti speciali e molta atletica. Dampyr si mostra da subito per quello che é: un progetto pensato per il grande pubblico meglio ancora se adolescenziale. Soldi americani, idee italiane e fantasia bonelliana; che con questo film ha inaugurato la Bonelli Entertainment con la mission di traslare molti eroi della famosa casa editrice italiana nel mondo della celluloide. Il risultato è biunivoco ed è in parte una sorpresa. In quanto tutte le trasposizioni precedenti da Tex e il signore dell'abisso e Dylan Dog erano delle ciofeche eccellenti. Tratto quasi pedissequamente dai primi due albi della serie e ambientato nella Bosnia in fiamme dove la voracità vampiresca è parallela alla ferocia umana. Segno che Dampyr metà uomo e metà vampiro è davvero la trade d'union di un mondo terrificante. Il sangue scorre (bevuto, versato, salvifico) in una lotta tra luce e ombre come nella migliore tradizione, che tralascia la profondità del rapporto tra i tre protagonisti (un guerrigliero forse dalla parte giusta e una vampira con problemi di identità) e un giusto apologo contro tutte le guerre. Dampyr pur con le sue limitazioni e un prodotto che non ti aspetti e che ha già in predicato altri episodi. Sperando non 'eterni'.

Giudizio: **



(Venerdì 28 Ottobre 2022)


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