 Dal fumetto al palcoscenico il viaggio di Zerocalcare tra i difensori curdi del Rojava. Kobane Calling on Stage Adattamento e regia di Nicola Zavagli
di Oriana Maerini Kobane Calling on stage è uno spettacolo teatrale imperdibile tratto dall'ominimo fumetto dell’autore italiano Zerocalcare: un reportage in forma grafica del viaggio che lo ha portato al confine tra la Turchia e la Siria a pochi chilometri dalla città assediata di Kobanê. Spiega al pubblico, meglio della cronaca giornalistica la lotta dei combattenti curdi contro l'oppressione del governo turco e la loro estrema difesa di Rojava, opposti alle forze dell' ISIS. Prodotto da Lucca Comics & Games, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini e Teatri d’Imbarco, in collaborazione con Bao Publishing la messa in scena del fumetto firmato da Zerocalcare (al secolo Michele Rech) è una sorta di documentario sulla guerra in Siria nato grazie alla volontà del regista e drammaturgo Nicola Zavagli di adattatare la graphic novel edita da Bao Publishing per uno spettacolo teatrale. Ma è un'occasione per vivere il un viaggio di tre giovani, tra cui Zero Calcare, che arrivano a Kobane per portare medicine e aiuti alimentari alle popolazioni. Una testimonianza importante per i giovani che sono accorsi numerosi al Teatro Vascello di Roma per vedere sul palcoscenico la metamorfosi teatrale del celebre fumetto di Zero Calcare. 13 giovani attori, aiutati dalle tavole pittoriche proiettate sullo sfondo, rivivono il viaggio e l'esperienza affrontata dai ragazzi romani con linguaggio semplice, colorito, grazie anche ad dialetto romanesco, umanizzando i personaggi. Così, in un'atmosfera a tratti leggera che smorza la drammaticità del conflitto, il pubblico partecipa insieme ai personaggi, alla condivisione della lotta del popolo curdo per difendere la conquista di un territorio dove vivere in pace. 
Impressionante la bravura di Massimiliano Aceti, un giovane attore romano diplomato all’Accademia Silvio D’Amico, formatesi seguendo la scuola romana che va da Aldo Fabrizi a Gigi Proietti. Aceti si trasforma perfettamente, con dialoghi e fisicità, nel celebre fumettista di Rebibbia. I temi trattati sono più che mai attuali: la lotta femminile al patriarcato mostrando le testimonianze dei reparti femminili, gli Ypj, nella lotta contro l’Isis, il rispetto per l’ambiente e la democrazia popolare. Il risultato è una grande narrazione corale che alterna il dramma alla commedia, il basso e l’alto, il pop e il civile grazie alla maestria del regista che ha lavorato molto sui drammaturghi inglesi e irlandesi, che spesso riescono a fondere comicità e violenza, come raramente avviene nel teatro contemporaneo italiano. La standing ovation finale testimonia l'empatia e la vicinanza con la lotta di un popolo che lo spettacolo riesce a creare con il pubblico. giudizio: ****

(Venerdì 18 Novembre 2022)
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