 Al teatro Vascello di Roma dal 31 gennaio al 5 febbraio Aspettando Godot Nuova messa in scena di Theodoros Terzopoulos del capolavoro di Beckett
di Oriana Maerini A 69 anni dalla prima italiana Aspettando Godot, l'opera teatrale che venne scritta dall'autore irlandese Samuel Beckett verso la fine degli anni quaranta, torna nuovamente in scena al Teatro Vascello di Roma dal 31 gennaio al 5 febbraio. Il cosiddetto teatro dell'assurdo di cui questo testo fa parte continua a farci riflettere ed emozionarci. E' un dramma incentrato su un'attesa inutile di Vladimiro e Estragone, due barboni che, aspettano Godot in un crescendo di disperazione, sviscerano con analisi specchiata il senso della loro vita. Questa nuova messa in scena da Theodoros Terzopoulos, produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini in collaborazione con Attis Theatre Company stupisce subito con una particolare scenografia: sul palco appare un contenitore color acciaio che accoglie e divide i personaggi aprendo e chiudendo le sue pareti. Vladimiro e Estragone sono come sospesi in un luogo non luogo, sotto un albero immaginario; due vite indissolubilmente legate da un destino di emarginazione e povertà. Sopravvivono al vuoto della loro esistenza sostenendosi a vicenda, sopportando quest'attesa inutile di un personaggio astratto che rimane, però, l'unica ragione per cui valga la pena di affrontare la vita. Fra sarcasmo, offese e attestazioni di affetto queste due anime vagabonde pongono lo spettatore di fronte alla realtà dell'inutilità della vita in un mondo che, dall'epoca post seconda guerra mondiale in cui Beckett realizzò il testo, fa ancora i conti con una grande "disumanizzazione" della società. Non smetteranno mai di aspettare Godot che non arriverà mai, metafora di una rivelazione irraggiungibile.

Foto di Johanna Weber Straordinari attori Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Paolo Musio, i due giovani Giulio Germano Cervi e Rocco Ancarola che con la loro mimica muta esprimono gli esercizi di sopravvivenza e tutto il dolore dell'esistenza. Standing ovation per una rappresentazione assurda e surreale che il pubblico apprezza nella sua semplicità scenica.
Aspettando Godot di Samuel Beckett copyright Editions de Minuit traduzione Carlo Fruttero regia, scene, luci e costumi Theodoros Terzopoulos con (in o.a) Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano e Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola musiche originali Panayiotis Velianitis

Foto di Johanna Weber
(Mercoledì 1 Febbraio 2023)
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