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Rilettura moderna del capolavoro di Alexandre Dumas

I Tre Moschettieri - D'Artagnan

“Film” d’appendice (diviso in due parti) di azione, tradimenti e introspezione


di Roberto Leggio


D'Artagnan, giovane e vivace guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della Francia. Alleandosi con >b>Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri del Re, D'Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale Richielieu. Ma, innamorandosi di Costance, la confidente della Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l'inimicizia di colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady.


I tre Moschettieri; o come dice alla fine il Re sono quattro. E’ sempre stato così. Come nel romanzo di Alexandre Dumas che li ha resi immortali eroi di cappa e spada. Non è da meno questo film (l'ennesimo) che racconta come D'Artagnan entri a far parte dell’elite delle truppe del Re Luigi XIII. Se non fosse per la messa in scena più aderente alla realtà dell'epoca e alcune differenze sostanziali della trama (Athos accusato di omicidio per aver ucciso una prostituita, l’entrata in scena del misterioso Hannibal e molto spazio introspettivo a tutti i personaggi femminili) questa versione non aggiunge e non toglie nulla alla mitica che conosciamo. Nato per sfruttare al massimo le atmosfere di Dumas, il film è un binomio che potrebbe espandersi negli anni a venire. Questo capitolo si focalizza totalmente (come da sottotitolo) sul guascone D’Artagnan che si ritrova a comprendere prima degli altri tre “compari le trame ordite da Milady (al quale sarà dedicato tutto il prossimo episodio in uscita a Dicembre); spia dal carattere indipendente al soldo degli inglesi pronti a far scoppiare una guerra in terra francese. Non si capisce tanto ardimento, ma in un periodo in cui le dilogie, trilogie, quadrilogie vanno tanto di moda, i Tre moschettieri del Re non differiscono da altri eroi seriali prestati alla settima arte. Anche perché poverini per dare spazio al “quarto incomodo”, vengono in qualche modo messi da parte, rientrando in azione quando devono salvare qualcuno del quartetto o loro stessi, cosi da garantire duelli, colpi di pistola, tradimenti interni ed esterni al Regno di Luigi XIII. Modus operandi per coinvolgere i più giovani, a digiuno dei romanzi di appendice. Ma nonostante la messa in scena il film appare un po’ troppo fuori tempo massimo, in quanto non riesce a svecchiare la trama che si perde in lungaggini (soprattutto nella prima parte) che invece di destare attenzione sortiscono l’effetto contrario. Ne resta un prodotto affascinante, ma niente più, in attesa della prossima puntata

Giudizio: **




(Martedì 4 Aprile 2023)


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