Un uomo e una donna, un albergo, un incrocio della storia. Asja è una donna single di 40 anni e per incontrare l’anima gemella si iscrive a un buffo evento di speed dating. Qui conosce Zoran, un uomo misterioso e di bell’aspetto con cui all’inizio sembra nascere una sintonia speciale. Ma Zoran non è lì per cercare l’amore: c’è un segreto nel suo passato che riguarda proprio Asja e che ha unito i loro destini…

Le ferite insanabili di una guerra fratricida. Le vittime innocenti dell'assedio di Sarajevo gravano sulle coscienze di tutti, soprattutto di chi con un fucile di precisione in mano teneva sotto tiro una città intera. Ceracndo di dare giustizia a quel inutile massacro, il nuovo film di Teona Strugar Mitevska (Dio è donna è si chiama Petrunya); parla di vittime e carnefici ma con un gusto di commedia drammatica che pian piano diventa tragica. Lo spunto è un incontro in un albergo tra anime solitarie in cerca di compagnia. Lei ha più o meno quaranta anni, lui seduto di fronte qualche anno meno. Lei è curiosa, Lui ombroso e un po' intristito. Due persone davvero agli antipodi che dovrebbero trovare un modo per piacersi. Inizia così una guerra di nervi quando attraverso delle domande ben precise, i due comprendono di essere due 'sopravvissuti' al massacro di Sarajeevo. Ancora peggio: lei e stata colpita da una sua pallottola. Un proiettile che le ha segnato la vita per sempre. Con un ritmo che dapprima scanzonato si trasforma in angosciante, il film diventa un vero processo (che poi nel suo piccolo accadrà) alle colpe e ai danni che solo una guerra civile può portare. E l'ipotesi di perdono la redenzione sussurrata (richiesta?) dall'uomo ed il suo mistero di trovarsi in quel luogo di fittizia 'felicita', non è certo e nemmeno assodato . Perché alla fin fine entrambi sono vittime. Come non ci sono né vincitori e né vinti. Solo anime costrette a (ri)vivere il loro passato con il proprio dolore.

Giudizio ***

(Giovedì 6 Aprile 2023)

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