Agiografia di un monumento della televisione italiana, il documentario di Daniele Luchetti arriva nelle sale italiane distribuito da Nexo. Il regista gira tutto intorno al corpo ed alla voce di Raffaella Carrà, non solo ballerina e cantante, ma anche ragazza, donna intraprendente verso la realizzazione del suo successo. Da sempre capace di sdoppiare le sue identità: da una parte la Diva Raffaella Carrà e dall'altra Raffaella Roberta Pelloni, la ragazzina di Bellaria attaccata alla madre e segnata, nell'infanzia, dall'abbandono del padre. Dalle apparizioni televisive al successo internazionale: dall'Italia, alla Spagna ed al Sud America. Salita al successo grazie a Gianni Boncompagni che la scoprì e la lanciò nel mondo della televisione dopo un tentativo nel cinema, al suo attaccamento alla Spagna che la adottò come 'ragazza' irresistibile e il suo duraturo e finale amore con Sergio Japino. Un film biografico lungo tre ore che scorrono via anche po' tediose e ripetitive, ma che non tolgono smalto ad una vita (all'apparenza) senza alcun intoppo. Un' esistenza raccontata attraverso un profluvio di immagini di repertorio, un puzzle di tessere che si concludono con la morte più della Carrà che della Pelloni perché alla fin fine il mito ha vinto sulla ragazza piena di speranze e sogni. Ad ogni modo un'opera che glorifica "Raffa" come anticipatrice, in un'Italia bigotta, negli anni 70 della liberazione del costume fino a diventare, negli anni 90 icona LGBTQ+

Giudizio: **1/2

Trailer di Raffa: