Un film poetico che affronta i temi della maternità e della violenza contro le donne "Per il mio bene" di Mimmo Verdesca "Riconosco nell'universo femminile una profonda sensibilità"
di Oriana Maerini Roma. Mimmo Verdesca, sceneggiatore e regista premiato con 2 nastri d'argento per due docufilm, ha presentato oggi alla stampa Per il mio bene, il suo primo lungometraggio che sarà nelle sale dal 5 dicembre, distribuito da O1. Un film poetico dedicato alle donne, che affronta il tema della maternità e della violenza, a ridosso del 25 novembre, giornata contro la violenza verso le donne.
Ho sempre pensato di voler realizzare una storia di finzione al momento giusto per questo, quando una storia che individuato si è trasformata in un amore, ho generato il film che avete visto. Così il regista ha spiegato la genesi della sua opera. Per il mio bene è un omaggio alla maternità, analizza la vita di una donna alla ricerca della madre che l'ha abbandonata. In un momento delicato della sua vita, Giovanna (Barbora Bobulova ) scopre di avere un tumore ed ha bisogno di rintracciare la sua madre biologica per un trapianto di fegato quando la madre le rivela che l'ha adottata. Contattata da un avvocato, la madre biologica, però, si rifiuta di incontrarla. Giovanna allora parte alla sua ricerca, sicura di farle cambiare idea, ma l’incontro con quella donna misteriosa e ostile porterà a galla verità sconvolgenti. L’anziana donna che si trova davanti, Anna, è ostile e sfuggente, non si lascia avvicinare da nessuno. Mantenendo segreta la sua identità, Giovanna la avvicina con pazienza e sensibilità. Inizia tra loro un rapporto fatto di poche parole, gesti ruvidi e affetto. Anna lentamente si apre, inizia a fidarsi nuovamente di qualcuno, mentre Giovanna si dimentica del motivo di salute che l’ha spinta fin lì, per inseguire un bisogno di verità molto più profondo. Una verità legata alla storia della sua nascita, una gravidanza che che non vuole ricordare in quanto dovuta ad uno stupro. , Per il mio bene è un film che emoziona, che fa riflettere sull'importanza del rapporto fra madre e figlia. "Ho scelto di dare più spazio all'aspetto emotivo, desideravo raccontare una storia che fosse attraversata dalle emozioni. I produttori hanno apprezzato il trattamento e mi hanno permesso di svilupparlo, di farlo diventare una sceneggiatura e di far esplodere i sentimenti che il film attraversa, anche con una certa durezza e con coraggio. E stato un percorso naturale. Probabilmente, istintivamente, riconosco nell'universo femminile una maggiore profondità, sensibilità. Ci sono molte sfumature che coinvolgono e che emozionano. Tutto è arrivato in modo naturale; mi piaceva l'idea di rendere protagonista di questa storia una donna realizzata con una vita importante che deve incontrare le difficoltà all'interno del proprio gruppo familiare. Sono sempre affascinato dall'umanità, la passione mi ha mosso insieme alla curiosità. Così il regista spiega la genesi del film. Per il mio bene è un'opera che non ha difetti: attori molto bravi come BARBORA BOBULOVA nel ruolo di Giovanna, MARIE CHRISTINE BARRAULT (Anna) STEFANIA SANDRELLI (Lilia, la madre adottiva) SARA CIOCCA (la figlia quindicenne di Giovanna).
Eccellente anche la regia con immagini molto poetiche: insuperabile la scena in cui Giovanna si specchia insieme alla madre ritrovata, quasi ad unire le due anime.
Un'opera che fa riflettere sui sentimenti e sulle dinamiche famigliari, emozionando il pubblico.
(Giovedì 21 Novembre 2024)
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